Come scoprire e bonificare cimici e microspie

Una bonifica ambientale è la soluzione migliore per chiunque abbia il sospetto di essere spiato. Ecco gli accorgimenti e le app per rilevare le intrusioni

Con la sviluppo e la sempre maggiore disponibilità delle nuove tecnologie, è diventato ormai estremamente semplice invadere la privacy altrui, monitorandone le abitudini e carpendone le informazioni, talvolta anche riservate, utilizzando sistemi tecnologi avanzati come cimici, microspie, telecamere nascoste e sistemi di geolocalizzazione GPS. Purtroppo il fenomeno è molto diffuso non solo a livello aziendale, dove le informazioni ottenute in modo illecito con questi dispositivi possono generare un notevole profitto ai responsabili, ma anche tra semplici privati, si pensi ad esempio alle classiche beghe fra coniugi. Proprio per questi motivi, chi ha il sospetto di essere spiato è giusto che presti la massima attenzione negli ambienti che frequenta, la propria casa, l’ufficio e l’automobile ad esempio sono i classici luoghi dove in genere vengono installate le microspie.

Se si vuole essere sicuri di non essere spiati è giusto affidarsi a dei professionisti che fanno questo di mestiere, monitorano ed eventualmente eseguono bonifiche ambientali di microspie e quant’altro. Questo è importante anche come prevenzione, al fine di evitare fughe di notizie nelle aziende che possono avvantaggiare la concorrenza o creare problemi alla propria attività, ma anche ai privati qualora si abbia il dubbio che qualcuno ci spii nell’intimità o sul posto di lavoro.

Per quanto riguarda le potenziali attrezzature utilizzate con lo scopo di violare la privacy altrui, segnaliamo la sempre maggiore diffusione delle telecamere nascoste. Ovviamente la telecamera di per se, se adeguatamente segnalata, non prefigura una violazione della privacy, basti pensare alle ormai diffusissime telecamere installate dai comuni italiani, nei supermercati, nelle banche oppure anche in casa, basti pensare ad alcuni dispositivi per la sicurezza domestica. Queste fotocamere hanno usi perfettamente legittimi, possono fornire sicurezza negli spazi pubblici o prevenire furti nelle aziende.

I problemi sorgono quando vengono utilizzate per scopi illeciti, il che accade più spesso di quanto si possa credere. Per rendersene conto basta farsi un giro su Amazon per constatare quanti tipi di telecamere nascoste siano disponibili a costi estremamente ridotti. Queste telecamere possono essere camuffate da sveglie, adattatori di corrente, rilevatori di fumo, cornici per foto e persino bottiglie d’acqua, la maggior parte delle quali sono wireless ed alimentate a batteria. Queste telecamere sono di facile installazione, non richiedono particolari competenze tecniche per farle funzionare, il che significa che chiunque abbia un cattivo intento potrebbe installarle in un luogo pubblico o privato e guardarsi tutto quanto di nascosto.

Per bonificare l’ambiente da questo tipo di dispositivi è sempre buona norma rivolgersi a dei professionisti del settore, soprattutto quando il rischio è alto e la posta in gioco può essere importante, come nelle attività aziendali. Si possono però adottare alcuni accorgimenti per fare una prima analisi in proprio. Ad esempio le telecamere nascoste hanno la particolarità di riflettere la luce se viene illuminato l’obiettivo, creando piccoli riflessi appunto. Si può così provare ad eseguire una scansione approfondita al buio della stanza con una fonte di luce, ad esempio una torcia, chiaramente più è piccolo l’obiettivo e più il riflesso è minore e bisogna prestare molta attenzione per notarlo.

Questo non è ovviamente un metodo professionale, poiché si dovrà illuminare con l’angolatura giusta una potenziale fotocamera nascosta, facendo anche attenzione a non essere troppo lontani da essa. Si può comunque provare ad ispezionare l’ambiente da più angolazioni stando sempre molto attenti a notare anche piccoli riflessi che possono rappresentare l’obiettivo di una potenziale telecamera nascosta. Per chi ha uno smartphone con sistema operativo Android esiste anche un’app gratuita chiamata Glint Finder, che è in grado di scoprire potenziali telecamere nascoste seguendo proprio questo principio. Glint Finder utilizza il flash della fotocamera come fonte di luce, ed in contemporanea invia al display le immagini raccolte dalla fotocamera dello smartphone. L’utente può così monitorare il display dello smartphone in cerca di eventuali riflessi, provando varie angolazioni di luminosità all’interno dell’ambiente da bonificare.

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