Hitman: Absolution, torna l’agente 47 su PC, Xbox 360 e PS3

Stiamo parlando dell'Agente 47, protagonista da molti anni della saga, questa volta torna con nuove missioni più pericolose e mortali rispetto a tante altre che ha affrontato, nella nuova serie Hitman: Absolution

Parlando di assassini e videogiochi, per molti, il pensiero andrà subito alla saga di Assassin’s Creed, arrivata recentemente alla sua terza incarnazione. Ma ancor prima che Desmond Miles abbracciasse il credo dell’assassino, un altro grande assassino fece la comparsa nel mondo dei videogiochi.

Per chi si è avvicinato al mondo dei videogiochi solo negli ultimi 5 o 6 anni, il nome Agente 47, non dirà nulla, per per tutti gli altri, il nome evocherà immediatamente la saga di Hitman e centinaia di uccisioni silenziose a suon di pistole da 10 mm con silenziatore e cloroformio. La serie Hitman è tornata dopo una lunga pausa con Hitman: Absolution per Xbox 360, PlayStation 3 e PC.

L’ultima serie, Blood Money, è uscita nel 2006 e da allora c’è stata una carenza di videogiochi di questo tipo. La serie è sempre stata unica nel suo genere, per quando riguarda l’enfasi sulla risoluzione dei problemi e  per la creatività dimostrata, permettendo varie strategie per completare le missioni, uccidendo in modo sadico, silenzioso e con varie armi a disposizione, create a tale scopo.

Hitman: Absolution riprende la storia dalla fine dell’ultimo capitolo, che come già detto è stato Blood Money del 2006.  Absolution si mantiene coerente con l’impostazione generale dei precedenti Hitman. All’inizio del livello, all’agente 47 viene dato un obiettivo, che può raggiungere attraverso il livello da un certo numero di possibili percorsi.

Ci sono infatti svariati percorsi stealth e ancor più svariati modi per uccidere le vittime, facendo piazza pulita con l’unico scopo di eliminare il nostro bersaglio. Dopo aver letto queste righe, molti di voi penseranno che il gioco non è poi così diverso da moltissimi altri giochi dello stesso genere, come ad esempio Deus Ex: Human Revolution, uscito nel 2011, in quanto anche esso utilizza le stesse meccaniche, lasciando al giocatore la possibilità di scelta.

La differenza fondamentale, però, sta nei numerosi percorsi che Hitman permette ai giocatori e alla loro qualità, che non si limita solamente a far passare il giocatore dalle fogne, dai condotti di aerazione o dal tetto.

Ogni livello infatti è un mini-sandbox che inizia in uno stato predefinito in cui tutti i personaggi ostili non sono a conoscenza della presenza dell’agente 47, che ha quindi la libertà di nascondersi o andare in giro per la mappa, in modo da sapere come muoversi quando dovrà scappare, perchè a differenza di altri videogames del genere, dopo che il protagonista verrà scoperto, non si tornerà a uno stato di quiete, come se nulla fosse accaduto, ma i personaggi rimarranno sempre sull’attenti, sapendo che il protagonista è nei paraggi.

La cosa emozionante di Hitman è che offre tanta libertà. Ci possono essere fino a una dozzina di modi possibili per assassinare un bersaglio e poche cose sono più soddisfacenti di farla franca con un assassinio invisibile, soprattutto se la fortuna e l’improvvisazione sono stati fondamentali per tale scopo. Absolution inizia con l’Agente 47 che viene inviato ad uccidere il suo ex contatto con l’agenzia, Burnwood Diane, che ha tradito i propri datori di lavoro.

Nonostante Diane, alla fine di Blood Money avesse salvato la vita al protagonista, questi decide lo stesso di accettare. Dopo una missione che funge da tutorial al gioco, ci ritroveremo con Diane, che avendo capito tutto, implora l’ agente 47 di proteggere un bambina di nome Victoria, che vale milioni di Dollari per l’agenzia e che Travis, il mandante dell’omicidio di Diana, la sta cercando.

Victoria vive in un orfanotrofio a Chicago, e starà a noi scoprire il perché l’Agenzia vuole catturare la bambina. Naturalmente, questa indagine porterà l’ agente 47 a dover raggiungere un sacco di obiettivi in cui dovremo applicare tutti i nostri mille talenti da assassino.

Il gameplay di base è quello che contraddistingue la serie Hitman, concentrandosi perlopiù sulla soluzione di problemi inerenti all’avanzare del gioco e miscelare furtività e azione. Gli omicidi sono disposti come i puzzle, con molteplici soluzioni di varia difficoltà e complessità, a seconda del modo in cui decidiamo di affrontare il tutto.

È sempre possibile riprendere o lasciare i propri obiettivi, capire come avvelenarli, o escogitare modi creativi e contorti per ucciderli con un numero inquietante di oggetti ambientali che ci fanno immediatamente capire che, non importa dove si va in una città, una mezza dozzina di cose potrebbe potenzialmente schiacciare o fulminare il nostro obbiettivo con un pò di creatività da parte nostra.

Anche se la meccanica di copertura ci consente di nasconderci dagli spari e l’agente 47 è un abile combattente, correre e sparare non ha mai funzionato in questo gioco e quindi se si tenta di andare contro più di due o tre persone in una sola volta, la nostra sconfitta è quasi assicurata. La maggior parte del tempo, potremo travestirci, o uccidere nell’ombra per evitare gli scontri e girare indisturbati nell’area di gioco da noi prescelta.

L’agente 47, possiede pure una nuova abilità, chiamata “istinto” simile a quella esistente su Batman: Arkham City e ancora di più sul già citato Deus Ex: Human Revolution, che ci permette di vedere alcuni oggetti in evidenzia e che è possibile utilizzare pure per vedere i nemici attraverso i muri, ma a parere nostro, è un abilità fuori posto nell’ecosistema del gioco, che cozza molto contro l’azione altrimenti realistica di Hitman. Dai livelli di difficoltà è possibile disattivare l’istinto, che ci permetterà di giocare come un purista della serie.

Oltre alla campagna per giocatore singolo, una modalità di contratti consente di riprodurre una sorta di modalità multiplayer. Si gioca una missione, in cui dovremo uccidere un personaggio prima che fugga. Tale contratto viene poi condiviso con gli amici che possono provare a battere il vostro punteggio, provando ad uccidere la stessa persona.

E’ una modalità molto limitata però, capace di far stufare il giocatore dopo al massimo qualche ora di gioco. Il gioco, sviluppato da IO Interactive e distribuito da Square Enix, è disponibile per PS3, Xbox 360 e PC, ed è disponibile al prezzo che si aggira tra i 50 e i 60 euro a secondo delle piattaforme e dall’offerta praticata dal venditore.

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