Il Big Brother é negli smartphone: ecco come registreranno gesti ed emozioni

L'apprendimento approfondito è una tecnologia in fase di sviluppo in grado di riconoscere i nostri gesti ed emozioni, presto la troveremo su nostri smartphone

Gli smartphone superintelligenti, in grado di riconoscere i nostri gesti ed emozioni saranno presto una realtà, grazie ad un software che sfrutta una particolare tecnologia di intelligenza artificiale, nota come apprendimento approfondito. Questo software, dotato di neuroni simulati e sinapsi, imita il funzionamento di un vero e proprio cervello elaborando dati e segnando una svolta importante nel mondo degli smartphone.

Gli sviluppatori di app avranno quindi presto a disposizione una nuova tecnologia, con cui creare applicazioni sempre più innovative, complete e sofisticate, in grado di monitorare molteplici aspetti della nostra vita quotidiana.

I neuroni virtuali saranno in grado di registrare gli stimoli visivi che, tramite le connessioni, permetteranno al software di riconoscere immagini e volti. Il processo va al di là dell’identificazione iconografica e sonora e arriva a catalogare emozioni, allenamenti, gesti. È facile immaginare che un tale processo richiede computer molto potenti e gli smartphone in grado di supportarlo necessitano di una connessione internet efficiente.

L’apprendimento approfondito è già accessibile a quei dispositivi che possono accedere a server remoti dotati del software, anche se lo scienziato Nic Lane ritiene che gli smartphone più potenti possano sfruttare autonomamente il programma.

Alcuni esempi sono a questo punto fondamentali per entrare nel vivo delle funzionalità del software. I ricercatori Nic Lane e Petko Georgiev hanno creato il prototipo di un programma d’apprendimento approfondito che opera su smartphone Android e che ha il compito di rilevare se compiamo bene o male certe attività.

Lo smartphone, grazie a un accelerometro posto sul polso, diventa in grado di dirci se ci laviamo bene i denti, se mangiamo in modo corretto e quali emozioni proviamo con una precisione superiore del 10 percento rispetto agli altri metodi di riconoscimento delle attività.

Un dispositivo con tali funzionalità, che riesce a individuare precisamente le emozioni provate, si annuncia molto utile in svariati campi. Le persone troppo emotive, quelle che perdono lucidità prima di un esame, di un colloquio o di una nuova esperienza potrebbero giovare di questa app che le avvertirebbe nel momento in cui si presentasse la necessità di fare marcia indietro. Anche l’allenamento fisico ha tutto da guadagnare da questa applicazione, che potrebbe suggerirci quanti e quali esercizi sono per noi più indicati.

Il metabolismo cambia da persona a persona e dato che il software registra non solo gli stati d’animo, ma anche le situazioni prettamente fisiche, sarebbe utile sfruttarlo per entrambe le funzioni. Alcune app già sono in grado di monitorare la nostra attività fisica e di darci suggerimenti, tuttavia l’apprendimento approfondito sarà in grado di fornirci dei veri e propri trainer intelligenti in grado di seguirci e migliorarci nei più dettagli della nostra attività.

Gli studi effettuati sull’apprendimento approfondito per gli smartphone sostengono che la rete neurale costituitasi sia riuscita a identificare persone ed emozioni con la stessa accuratezza di altri metodi già sperimentati. «Ritengo che stia tutto nell’instillare l’intelligenza nei dispositivi in maniera tale da permettere loro di comprendere e reagire al mondo per conto proprio» ha dichiarato Lane. Quello che resta da chiedersi è se passeremo da gestire il mondo tramite lo smartphone ad essere controllati da quest’ultimo.

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