Internet senza Provider, per tutti e a basso costo: ecco il progetto NoiNet

NoiNet, ha lo scopo di creare una rete distribuita a banda larga per una comunicazione libera e a basso costo di proprietà dei cittadini dove ognuno è fruitore ed erogatore allo stesso tempo del servizio con un rapporto diretto con tutta la rete costruita, la cosiddetta rete distribuita a maglia (mesh).

Se come noi pensate che Internet debba essere una risorsa collettiva gestita dagli utenti che la utilizzano e soprattutto libera allora questo progetto sicuramente vi interesserà. Il progetto, chiamato NoiNet, ha lo scopo di creare una rete distribuita a banda larga per una comunicazione libera e a basso costo di proprietà dei cittadini dove ognuno è fruitore ed erogatore allo stesso tempo del servizio con un rapporto diretto con tutta la rete costruita, la cosiddetta rete distribuita a maglia (mesh).

E’ questo il progetto NoiNet nato nella provincia di Roma ma che punta a prendere piede in tutta Italia: una comunicazione libera e a basso costo di proprietà dei cittadini. Ognuno è un nodo della rete che riceve e ritrasmette il segnale e l’unione di tutti questi nodi costituisce una rete di proprietà diffusa all’interno della quale far circolare una serie di servizi a basso costo o addirittura gratuiti.

Tanti nodi interconnessi fra loro che comunicano e si scambiano dati ed informazioni ad alta velocità, senza uscire dalla rete, come una specie di grande rete intranet. Oggi infatti anche per comunicare con il vicino di casa, se utilizziamo il computer dobbiamo connetterci alla rete internet con il nostro provider e rientrare per comunicare quindi con il computer del nostro vicino; con il telefono è la stessa cosa, collegandoci alla centralina telefonica più vicina per entrare, tramite doppino telefonico, nella casa del nostro vicino. Con il sistema distribuito invece abbiamo un rapporto diretto con chiunque faccia parte della rete e non abbiamo necessità di intermediari. Avremo solo bisogno di un unico accesso alla banda della rete internet che verrà distribuito in tutta la rete e condiviso con gli altri attraverso ogni nodo.

Benefici
La particolarità del progetto è che la condivisione della banda non penalizzerà gli utenti, ma ognuno riceverà e amplificherà il segnale potendo interloquire direttamente con ogni partecipante alla rete. In pratica avremo una rete ad alta velocità in cui i costi di traffico dei dati all’interno della rete distribuita saranno molto contenuti, pagando solamente quando si richiede l’accesso ad internet.

La rete inoltre acquisirà anche un potere contrattuale molto importante perché non sarà più il singolo utente a contrattare l’acquisto della banda soggiacendo alle condizioni imposte dai vari gestori, ma sarà tutta la rete locale nel suo insieme che acquisterà la banda riuscendo ad ottenere condizioni di gran lunga migliori rispetto al singolo. Ogni utente della rete dotato di smartphone potrà agganciarsi in qualunque punto del territorio coperto dal segnale, così come ogni PC portatile all’interno della rete. Le comunicazioni telefoniche potranno avvenire tramite voip consentendo un risparmio notevole e con risultati ottimi grazie all’ampiezza reale della banda: una rete così fatta ha una velocità reale di 8/11 mega sia in download che in upload.

Quando il sistema distribuito sarà diffuso, sarà anche possibile mettere in relazione le varie reti locali e magari poter utilizzare un unico account permettendo l’accesso con il proprio abbonamento anche in un luogo diverso. Il risparmio rispetto ai costi attuali sarà circa un 50% in meno, forse anche di più, con un aumento delle prestazioni e delle possibilità operative.

Dal punto di vista ecologico e delle emissioni le reti a maglia che adottano dispositivi wireless hanno antenne da 20-30mW che servono più persone e consumano solo 6W di energia ad apparato; per dare un riferimento, i cellulari che teniamo in tasca vanno da 500 a 1500 mW. Per installare le antenne basta una semplice comunicazione al condominio perché l’installazione è libera e senza vincoli. L’impatto visivo è limitato e notevolmente inferiore ad una normale antenna o parabola.

La forma con cui gestire in modo condiviso questa infrastruttura è quella della cooperativa di consumo. Gli utili derivanti dalla gestione e dai servizi erogati ad esempio alle imprese, potranno essere destinati al potenziamento della rete, alla diminuzione del costo dell’abbonamento nello spirito “più siamo meno paghiamo”, e per sostenere progetti utili a tutta la collettività secondo le decisioni dell’assemblea. Questo contenitore dovrà soltanto gestire un bene collettivo, creare posti di lavoro e benessere per la comunità. Per la massima trasparenza, la gestione contabile della cooperativa avviene con un gestionale online a cui i soci potranno accedere e visualizzare i principali dati amministrativi.

Punti chiave

  • la proprietà della rete è dei cittadini, ogni cittadino da vita ad una rete per la gestione dell’ultimo miglio e dei servizi ad essa collegati;
  • qualità di connessione molto elevata, molto superiore alla migliore connessione attualmente offerta dagli operatori telefonici;
  • facile installazione antenne con basso impatto ambientale e di inquinamento da elettrosmog;
  • utilizzo del VOIP e di altri servizi che richiedono una velocità di upload consistente;
  • ricevere e trasmettere contenuti della TV analogica e della TV digitale interattiva, non escludendo digitale terrestre e satellitare;
  • accessibilità alla rete a tutti anche a chi è in digital divide;
  • interazione con sportelli, uffici pubblici e servizi sanitari, servizi di pubblica utilità, servizi di e-government, noleggio visione, acquisto di musica/filmati, distribuzione di spettacoli ed informazioni, prenotazioni, pagamenti, video-sorveglianza, guide turistiche…;
  • Il costo per i privati è di €20/mese IVA incl. – Aziende €35/mese IVA escl. (sconto per chi paga un anno anticipato).

Per le imprese

  • offerta prodotti e servizi al bacino di utenza;
  • migliore gestione rapporti di lavoro (part time, lavoro remoto e a domicilio).

Di seguito proponiamo uno stralcio dell’intervista a Pierluigi Paoletti ideatore di questa iniziativa e pubblicata su Masternewmedia.org: “Il nostro intento è creare una rete di persone e, tramite una serie di antenne installate sul palazzo di ciascuno di noi, connettersi ad Internet comprando, come un gruppo d’acquisto, della banda larga all’ingrosso.

L’intenzione è fare delle economie di scala che ci consentono di abbassare i costi che normalmente deve affrontare il singolo utente. Più siamo, più riusciamo ad abbassare i costi di questa connessione. Sembrerà strano, perché ad oggi nessuno ha mai provato a realizzare qualcosa del genere, se non in altri settori. Nella connessione ad Internet e nella telefonia, questa è la prima volta che qualcuno ci prova. Oggi, siamo un gruppo di persone in vari quartieri di Roma. Ogni gruppo si attiva per portare altre persone, e questo consente di poter installare velocemente tutte le antenne che servono per connettersi le une alle altre e portare la connessione agli abbonati.”

“Il nostro obiettivo è creare un’unica rete a livello romano, in tutti i quartieri di Roma, che si coniuga a quella che stiamo costruendo anche a Cerveteri e Ladispoli, sul litorale. Pensate solamente al fatto che io, che vado a mare a Ladispoli, posso connettermi dallo stabilimento balneare con il mio smartphone attraverso il mio abbonamento alla connessione ad Internet che ho a casa. In questo senso, noi possiamo attivare tutta una serie di servizi, anche per la comunità stessa, che ci consentono di abbassare i costi e di fare da soli, invece che andare dal solito monopolista di Stato.

Questo esperimento è partito da Roma, ma siamo collegati in una rete in tutta Italia. Per questa ragione, quando c’è un gruppo di persone che si radunano per costruire questo tipo di rete distribuita per internet e per la telefonia a basso costo, noi possiamo intervenire e gestire addirittura una rete federata di reti distribuite in tutta Italia. Tramite NoiNet è possibile, ad esempio, poter addirittura andare in vacanza in Sicilia con l’abbonamento che ho a Roma, nel Friuli o in un’altra parte d’Italia.”

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