Monitoraggio del mobile marketing con Google Analytics

Il mobile marketing può essere un buon sistema di promozione a patto di monitorare attentamente tutto il traffico grazie a Google Analytics

Uno dei più importanti, ma spesso trascurato, aspetti del marketing digitale è la corretta configurazione dell’analisi dei dati contenuti in Google Analytics. Il procedimento è un pò tecnico, ma facile da applicare una volta capiti i pochi ma semplici passi e porta enormi benefici nel caso si voglia monitorare le campagne di mobile marketing che ci interessano. Essere in grado di monitorare la provenienza dei visitatori è una preziosa opportunità per migliorare le campagne marketing presenti e future in modo da ottimizzare al meglio il budget a disposizione. A seguire mostreremo come utilizzare Google Analytics per monitorare le visite ad un sito web, con un occhio di riguardo alle pagine di provenienza e di destinazione.

Questo è il primo passo fondamentale nel riuscire a capire se una campagna marketing sta funzionando a dovere. Una volta che sarà possibile vedere con precisione da dove i visitatori provengono, si sarà in grado di costruire rapporti più utili e monitorare le conversioni con lo scopo di aumentarle sempre di più. Con questi dati alla mano, è possibile avere un punto fermo da cui partire per poter progettare al meglio le campagne di mobile marketing ad esempio, in modo da non sperperare inutilmente tutto il budget a disposizione. In questo senso Google Analytics è un prezioso aiuto perchè racchiude un’importante fonte di dati che sono li, ma che occorre leggere ed interpretare ma ancora prima configurare correttamente.

Ad esempio se si sta portando avanti una campagna marketing attraverso comunicati stampa, email, Facebook Ads e Google Adwords, i visitatori provenienti da queste fonti verranno visualizzati in Google Analytics come diretti se proveniente da URL o QR Code (traffico da mobile), referral se provenienti ad esempio da pagine Facebook e organic se provenienti da promozioni Adwords. Ovviamente questa suddivisione parziale non ci da un quadro preciso della provenienza dei visitatori, per esempio non sarà possibile distinguere visitatori provenienti da un link contenuto in una campagna di email marketing da un altro link, così come non sarà possibile distinguere un referral proveniente da una semplice pagina Facebook da uno proveniente da una campagna Facebook Ads.

In questo modo non sapremo mai se il denaro speso per iniziare una campagna Facebook Ads oppure Google Adwords stia dando i risultati sperati perchè i dati in nostro possesso saranno purtroppo inquinati da altri dati che non ci interessano, o meglio che vorremmo consultare separatamente. Allo stesso modo potremo ricevere numerosi visitatori provenienti da un traffico diretto e magari avere una campagna email che non sta funzionando.  In questo modo il budget viene praticamente speso alla ceca e anche in caso di campagne future non avremo certezze sul loro rendimento. Le cose sarebbero ben diverse se magari si avessero informazioni precise sulla conversione di ciascuna campagna, ad esempio sapere se le inserzioni su Facebook funzionano peggio di quelle di Adwords, permetterebbe di dirottare il budget rimanente sulla piattaforma pubblicitaria di Google.

Monitorare il mobile marketing con Google Analytics

Ovviamente utilizzando Google Analytics è possibile monitorare separatamente tutti questi dati per avere ben chiara tutta la situazione. Quando un visitatore arriva su un sito web, Google Analytics registra la pagina che viene visualizzata, la sorgente, ossia da dove proviene quel determinato visitatore e molte altre informazioni come il sistema operativo utilizzato, il browser con cui sta navigando ecc ecc. Per avere maggiori informazioni è necessario utilizzare le URL di monitoraggio che Google Analytics mette a disposizione. Questi parametri chiamati UTM possono essere inseriti dopo il punto interrogativo (“?”) e permettono a Google Analytics di registrare ulteriori dati che potranno essere consultati sotto la pagina Acquisizione > Tutto il traffico e nella pagina Acquisizione > Campagne dove sarà possibile monitorare i dati relativi alle campagne pubblicitarie, con la possibilità di utilizzare diversi parametri UTM per distinguere diverse campagne se si desidera.

Ecco alcuni esempi di monitoraggio di campagne di mobile marketing che portano tutte alla stessa pagina ossia example.com:

  • http://example.com/?utm_source=mailer&utm_medium=print&utm_campaign=agencies
  • http://example.com/?utm_source=contest-promo&utm_medium=email&utm_campaign=agencies
  • http://example.com/?utm_source=facebook&utm_medium=cpc&utm_campaign=agencies
  • http://example.com/?utm_source=facebook&utm_medium=referral&utm_campaign=agencies
  • http://example.com/?utm_source=google&utm_medium=cpc&utm_campaign=agencies

Dalle URL si nota come source, la sorgente da cui proviene il visitatore, possa essere identificata con diversi nomi a seconda di cosa rappresenta. Nell’esempio a source sono attribuiti i nomi di Google e Facebook per le campagne provenienti da quelle piattaforme e mailer per il traffico proveniente da campagne di email marketing. Il termine medium invece specifica il tipo di campagna attiva, se campagna banner, cpc, newsletter ecc. Campaign è invece il nome che è stato attribuito alla campagna. Quindi, per ogni canale che si sta promuovendo, si dovrebbe utilizzare una URL di monitoraggio unica. Questo permetterà automaticamente di avere informazioni precise su ogni campagna. Il consiglio poi è sempre quello di utilizzare gli stessi parametri anche per le campagne future in modo da avere uno storico dati sempre affidabile.

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