Rintracciare il proprio smartphone con Dropbox

Rintracciare lo smartphone rubato o perso grazie a Dopbox usando l'upload automatico delle foto e l'indirizzo IP del dispositivo connesso

Nell’articolo precedente abbiamo spiegato come ritrovare il proprio smartphone in caso questo venisse smarrito o peggio venisse rubato grazie ad Android Device Manager. Ovviamente questo però non è l’unico modo per rintracciare un dispositivo smarrito, sullo Store è possibile trovare decine di applicazioni gratuite o a pagamento per fare ciò, ma forse quello che non tutti sanno è che è possibile fare lo stesso anche con Dropbox, vediamo come fare. Intanto a cosa serve Dropbox?

Dropbox è un software di cloud storage multi piattaforma, che offre un servizio di file hosting e sincronizzazione automatica di file tramite web.

In parole semplici, avendo installato l’applicazione Dropbox sul proprio smartphone e l’applicazione desktop sul proprio computer, potremo trasferire tutte le foto scattare dal telefono (se l’opzione è attiva) direttamente sul nostro computer senza fare assolutamente nulla e allo stesso tempo utilizzare Dropbox per trasferire da un dispositivo all’altro anche altri tipi di file.

Nel caso in cui un malintenzionato rubasse il nostro telefono, il modo più semplice per rintracciarlo è ovviamente vedere le foto che scatta dal nostro dispositivo rubato e di conseguenza girarle alle forze dell’ordine, ma non è il solo metodo a nostra disposizione.

Infatti, dopo il primo collegamento del dispositivo, Dropbox si collegherà automaticamente ad internet per sincronizzare i file e noi collegandoci dal sito web di Dropbox e loggandoci con il nostro account, dovremo andare su  Impostazioni > Sicurezza dove ci troveremo davanti alla lista dei nostri dispositivi collegati a Dropbox.

Da qui semplicemente passando il mouse sopra il dispositivo che ci è stato rubato, potremo leggere l’indirizzo IP dal quale il nostro dispositivo si è collegato e quando tempo fa è avvenuto il collegamento. Ovviamente non è un metodo infallibile e dovremo sperare che il ladro si connetta ad internet dal nostro dispositivo (il massimo sarebbe se si connette in Wi-Fi dalla propria abitazione) e che ovviamente non cancelli l’applicazione.

Il ladro in questione però, potrebbe decidere di formattare il terminale, rendendo perciò vano tutto quello detto sopra. Ma se se stiamo utilizzando un dispositivo Android è possibile fare il root al dispositivo ed installare e nascondere Dropbox facendolo girare in background. Con questa mossa l’app passerebbe inosservata alla maggior parte dei ladri comuni e quindi potremo fare tranquillamente le cose di cui abbiamo parlato prima.

Tutto ciò potrebbe permettervi di rintracciare un dispositivo rubato o anche perso, anche se a nostro avviso è sempre meglio affidarsi a software specifici (come il famoso Cerberus) e lasciare che Dropbox sia una sicurezza in più da utilizzare per aumentare le possibilità di rintracciare il telefono, dando un volto al ladro in questione e un indirizzo IP della sua abitazione se siamo fortunati.

Incrociando questi dati con la posizione GPS data da Android Device Manager e la possibilità di cancellare i propri dati da remoto (anche se le foto potranno sempre essere recuperate da Dropbox), farà si che i dati all’interno del device non finiscano in mani sbagliate e che possano essere recuperati più agevolmente.

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