Software spia per smartphone Android e iPhone

Ormai sono passati più di 7 anni dagli esordi dei software spia per cellulari, i quali, installati su device con sistema operativo Symbian (Nokia 6600, 6680, 6630 e tanti altri), riuscivano ad inviare una copia degli SMS inviati e ricevuti a un numero detto “pilota” o “controllore”.

Da quei giurassici software spia siamo arrivati agli ultimi detti anche app spia ( dove “app” sta ovviamente per applicazioni) per piattaforme Android, iOS (quindi iPhone) e Blackberry, che consentono ormai di avere tutte le informazioni possibili e immaginabili.

Questi software spia riescono a gestire il controllo dello smartphone in maniera del tutto anonima: inviano dati (come la registrazione delle conversazioni, registrazioni ambientali, localizzazione, SMS e rubrica) a un server o a un’email che l’utente poi andrà ad aprire per scrutare le informazioni inviate dal cellulare controllato.

Le ultime app spia professionali riescono addirittura ad avere il controllo sulle chat, qualsiasi chat come quelle di Whatsapp, di Facebook, di Viber, di Skype e via dicendo, ma per il controllo di queste ultime e per l’installazione c’è bisogno, per quanto riguarda i sistemi Android, del cosiddetto “Root” per avere un accesso completo al sistema, mentre per le app spia su piattaforma iOS avremo bisogno di effettuare il jailbreak del nostro iPhone.

Riflettendo sull’impressionate evoluzione che hanno subito i software spia negli ultimi tempi, molti di noi si sono domandati: “ma dove andremo a finire?”.

Effettivamente questi sono software che vanno utilizzati solamente come scopo didattico e informativo, come lo è questo articolo, perché è ovviamente illegale utilizzare queste app spia se non abbiamo un consenso esplicito da parte del proprietario del dispositivo da controllare. In caso ad esempio volessimo controllare di nascosto una determinata persona, commetteremo un reato molto grave, violando la privacy si è perseguibili a norma di legge.