Ubuntu Touch 13.10 Saucy Salamander

Con la release di Ubuntu 13.10 Saucy Salamander per desktop da poco rilasciata, Canonical rende disponibile la prima release di Ubuntu Touch, sistema operativo per smartphone e tablet

Negli ultimi anni Android e iOS hanno praticamente dominato il mercato degli smartphone. Così, in un tale scenario, è diventato immensamente difficile per un nuovo operatore fare qualcosa di grande impatto. Tuttavia ciò non ha impensierito Canonical, che ha deciso di avventurarsi nel mercato degli smartphone con lo sviluppo di una variante della sua popolare distribuzione Ubuntu orientata questa volta però anche agli smartphone ed ai tablet.

Soprannominato Ubuntu Touch, il sistema operativo ha ricevuto il plauso della critica per la sua interfaccia utente intuitiva, quando è stata presentata ufficialmente e adesso che è finalmente realtà, vediamo quali sono le principali novità. Come già da tempo annunciato da Canonical, Ubuntu 13.10 ha il nome in codice di Saucy Salamander.

La nuova distribuzione Linux è oggi ottimizzata per dispositivi mobili e non solo desktop, con un supporto concreto anche agli schermi touch. Continua quindi il graduale passaggio dei produttori verso sistemi operativi sempre più versatili ed in questa ottica anche Ubuntu non vuole essere da meno. La prima versione rilasciata a metà Ottobre (di cui vi avevamo anticipato le novità) era rivolta prettamente agli sviluppatori che lavorano sulle applicazioni per la piattaforma e ai produttori che lavorano sull’hardware e che hanno avuto la possibilità di testare gli smartphone che dovranno eseguire il nuovo sistema operativo mobile.

Il sistema operativo è stato lanciato ufficialmente il primo di Dicembre e la prima versione mobile di Ubuntu ci mostra un sistema operativo ottimizzato e un’interfaccia davvero ben fatta che spiana la strada ad una totale convergenza tra dispositivi fissi e mobili, creando una piattaforma unica come vuole l’informatica moderna.

La versione 13.10 di Ubuntu beneficia di migliorie della funzione di ricerca Smart Scopes e delle prestazioni dei dispositivi grazie alla convergenza cellulare/PC, preparando il terreno per la convergenza totale su tutti i dispositivi. Essa non è una versione LTS, quindi il suo ciclo vitale sarà limitato a circa 9 mesi, trascorsi i quali verrà rimpiazzata da una nuova release maggiormente aggiornata e migliorata: non per questo ovviamente le novità scarseggiano, anzi.

Canonical ha fatto tantissimo per preparare il terreno alla prossima versione LTS che dovrà restare a bordo dei sistemi desktop per almeno due anni. Ma è soprattutto il mondo dei dispositivi portatili come smartphone e tablet ad essere al centro delle note di rilascio di Saucy Salamander, visto che è la prima volta che viene annunciata la piena compatibilità e funzionalità, almeno così annunciato da Canonical, su terminali mobili.

Ubuntu 13.10 nella sua nuova distribuzione naturalmente è perfetto per il desktop, esattamente come lo era già in passato, anche se ovviamente è stato migliorato di parecchio ed è anche disponibile in versione Server. Dentro troveremo ancora più software già installato per avere subito a disposizione tutto il necessario per lavorare e divertirsi.

Ubuntu One, il servizio di cloud è ancora più integrato ed il supporto ai dispositivi è stato allargato coprendo gran parte dei device in circolazione (player Mp3, stampanti, macchine fotografiche, etc..). Ubuntu One si integra sempre più nel sistema operativo. Già in fase di installazione, infatti, ci viene richiesto di inserire le credenziali di accesso a tale servizio, o eventualmente di registrarsi ad esso, al fine di garantire un’integrazione quanto più trasparente con Ubuntu One.

Per quanto riguarda il lato smartphone, come già detto con Ubuntu 13.10 è stata anche rilasciata la prima versione ufficiale e completa di Ubuntu Touch, a coronare l’immenso lavoro che è stato messo in atto in casa Canonical. Con questo rilascio, sarà già possibile utilizzare Ubuntu su alcuni dispositivi dichiaratamente in grado di supportarlo, come i Samsung Galaxy, Nexus 4, Nexus 7 e Nexus 10.

Dopo aver chiuso la schermata di benvenuto, visualizzeremo il Dash di Unity, che viene utilizzata come schermata iniziale del sistema operativo. Qui è possibile trovare quattro schermate in totale, che potremo utilizzare trascinandole o aprendole come ci si aspetterebbe da una moderna interfaccia touch che punta molto sulla semplicità di utilizzo.

L’home è il posto in cui avremo accesso rapido alle cose più necessarie, come la maggior parte delle applicazioni usate più di frequente, le persone contattate, i video che vengono guardati più spesso, ecc. Passando alla pagina Applicazioni, potremo vedere tutto ciò che è inerente le applicazioni. C’è una sezione in cui potremo trovare le applicazioni presenti sul dispositivo che ci dà accesso a tutte le applicazioni installate sul sistema operativo. 

Se siamo connessi ad internet, la sezione Altri suggerimenti ci aiuterà a trovare ancora più applicazioni in base ai nostri gusti, estrapolati da quelle che abbiamo già installato sul dispositivo. Se abbiamo applicazioni in esecuzione, esse appariranno in cima al dispositivo con delle grandi anteprime, che potremo toccare e tenendo premuto su una di esse potremo entrare in modalità modifica da cui potremo chiuderle, congelarle, o aprirle.

La funzione di ricerca è impressionante e mostra i risultati classificati in diverse sezioni in base alla natura della query di ricerca. È inoltre possibile utilizzare la sezione ‘Cerca in’ per cercare cose più specifiche grazie a dei plugin per la Dash. Ogni sistema operativo mobile sembra andare nella direzione delle notifiche a discesa di Android. Ubuntu Touch prende lo stesso concetto, ma lo migliora mostrando direttamente all’utente le impostazioni relative a ciascuna delle funzioni grazie a una barra delle icone che ci permette di eseguire le azioni di routine in maniera più rapida e veloce.

È possibile connettersi rapidamente e gestire le reti Wi-Fi, accedere alle impostazioni di connessione della rete dati del dispositivo, attivare il Bluetooth e il GPS e visualizzare i messaggi in arrivo semplicemente trascinando giù la relativa icona nella barra di stato. Allo stesso modo, è possibile visualizzare il livello della batteria e cambiare la luminosità dello schermo, variare il volume e visualizzare l’ora corrente, la data e il giorno. Il sistema si dimostra molto stabile e ben congegnato e sicuramente molti altri sistemi operativi abbracceranno volentieri le modifiche apportate da Ubuntu Touch e le integreranno tra le proprie funzioni.

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